Eventos

  • Home
  • Eventos
  • Patrimonio culturale nelle città dei videogiochi: nuove forme di turismo e vecchi stereotipi nella serie Assassin's Creed
Patrimonio culturale nelle città dei videogiochi: nuove forme di turismo e vecchi stereotipi nella serie Assassin's Creed
02/10/2019

Patrimonio culturale nelle città dei videogiochi: nuove forme di turismo e vecchi stereotipi nella serie Assassin's Creed

 

Quando le ceneri del tetto della cattedrale di Notre Dame, a Parigi, erano ancora calde, e già si cominciava a parlare di ricostruire, un suggerimento ha cominciato ad attraversare il web: si potrebbe usare Assassin's Creed.

AC Unity, in particolare, essendo il titolo della fortunata serie di videogiochi Ubisoft che è ambientato a Parigi durante la Rivoluzione Francese, presenta un'accurata ricostruzione virtuale dell'intera città, cattedrale inclusa. In molti sostengono che per questo motivo il gioco potrebbe essere usato come modello per i lavori di ricostruzione.

In realtà la serie Assassin's Creed ha sempre avuto un’attenzione particolare al patrimonio culturale, consentendo ai suoi giocatori di esplorare città splendidamente ricostruite in epoche diverse (dall'antico Egitto alla Londra vittoriana) e dando vita a una complessa serie di relazioni con il patrimonio urbano.

Da un lato, infatti, questi giochi sono stati in grado di farsi da promotori del turismo: molti fan della serie si sono imbarcati in degli “Assassin's Creed Tours” in Italia centrale per visitare le città che hanno esplorato in Assassin's Creed 2 (Firenze, Roma, Venezia, ecc.).

D'altra parte, queste rappresentazioni urbane non sono sempre prive di problemi – nel 2012 Bertrand Chaverot, direttore di Ubisoft Brazil, ha dovuto scusarsi pubblicamente per la scarsa qualità della rappresentazione di San Paolo, basata su pregiudizi e su una mentalità da “gringo”.

In questa conferenza userò la semiotica urbana per proporre una riflessione su cosa significhi ricreare una città in forma digitale e su come questo tipo di rappresentazioni implica sempre una rappresentazione di un’intera cultura e della sua semiosfera.

 

Il dott. Mattia Thibault è ricercatore post-dottorale all'Università di Tampere e membro del Gamification Group. Ha conseguito un dottorato in semiotica e media presso l'Università di Torino ed è stato visiting researcher all'Università di Tartu, al The Strong Museum of Play (USA) e all'Università di Helsinki. Attualmente è responsabile del progetto ReClaim (Marie Sklodowska Curie IF), che si occupa di gamification urbana e playable cities. Le sue ricerche hanno dato vita a pubblicazioni scientifiche come Sign Systems Studies, Lexia e l'International Journal for Semiotics of Law e a diverse curatele – fra tutte Gamification Urbana (Aracne 2016).

 

 

Presentazione di: Mattia Thibault
Orario inizio: 19.00
Lingua: in italiano.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Casa di Dante - ICIB Instituto Cultural Italo-Brasileiro
Rua Frei Caneca, 1071
Tel.: 3285.6933